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Capodanno non deve più essere una notte di paura
Ogni anno, la notte di Capodanno si trasforma in un incubo per milioni di animali e persone.
L’esplosione di botti, petardi e fuochi d’artificio, celebrata come simbolo di festa, comporta danni incalcolabili a livello ambientale, sanitario e sulla sicurezza pubblica.
Mentre per alcuni rappresenta un momento di gioia, per molti altri si tratta di un’esperienza traumatica, spesso fatale.
Il rumore assordante e improvviso dei botti causa un vero e proprio panico negli animali.
Cani e gatti, dotati di un udito molto più sensibile rispetto a quello umano, vivono momenti di intensa paura che li portano spesso a scappare dalle loro abitazioni in cerca di un rifugio sicuro.
Questo comportamento può avere conseguenze tragiche: incidenti stradali, smarrimenti o persino morti per infarto causati dallo shock.
La denuncia della LAV: 64 minorenni feriti
Con l’inizio del 2024 si sono registrati 274 feriti a causa di botti, di cui 12 per l’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio – denuncia LAV – un aumento del 52% rispetto al Capodanno 2023, con 64 minorenni che hanno riportato lesioni, in confronto ai 50 dello scorso anno.
Oltre agli animali domestici, anche quelli selvatici soffrono moltissimo: il suono delle esplosioni e le luci abbaglianti dei fuochi li disorientano, inducendoli a fughe scomposte che possono causare ferimenti o morte.
Gli animali esotici, confinati in terrari o gabbie, vivono situazioni di angoscia estrema, tentando disperatamente di fuggire e ferendosi in questo inutile tentativo.
Ci sono anche animali negli allevamenti, già sottoposti a condizioni di vita precarie, sono ulteriormente traumatizzati dal rumore delle esplosioni, che amplifica la loro sofferenza.
Botti di Capodanno rischiosi per persone, animali e ambiente
Di certo, come per tutti i cambiamenti, è necessario del tempo, ma soprattutto urge una rivoluzione culturale che vada di pari passo con adeguamento legislativo.
La sicurezza pubblica è messa a rischio anche da incendi e scoppi accidentali che colpiscono case, boschi e automobili.
Oltre ai danni fisici e psicologici, i botti di Capodanno rappresentano una grave minaccia per l’ambiente.
Le polveri sottili e i residui chimici rilasciati dai fuochi d’artificio contribuiscono significativamente all’inquinamento atmosferico.
Uno studio della Confederation of european waste-to-energy plants afferma che i fuochi d’artificio di una sola città possono arrivare a produrre emissioni nocive pari a quelle delle attività annuali di 120 inceneritori di rifiuti.
Questo impatto è assolutamente insostenibile per un Pianeta che già lotta contro i cambiamenti climatici e la crisi ambientale.
Firma la petizione della LAV: basta botti, per sempre
Per affrontare questa emergenza, è necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni.
La LAV ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e ai Presidenti di Camera e Senato affinché venga introdotto un divieto permanente sull’uso di botti e fuochi d’artificio.
A questo link della LAV è possibile firmare la petizione per tutelare animali, persone e ambiente.
LAV chiede ai Sindaci di approvare un apposito Regolamento, anzichè emanare inutili ordinanze dell’ultima ora.
E maggiori e seri controlli, nonchè campagne educative rivolte alla cittadinanza e agli studenti.
Un futuro senza botti è possibile
Fermare i botti non significa rinunciare a festeggiare, ma scegliere modalità più sicure, etiche e sostenibili.
Le alternative non mancano: spettacoli di luci, proiezioni laser o festeggiamenti più silenziosi che rispettino il benessere di tutti.
In Canada, per esempio, presso la città di Banff situata all’interno dell’omonimo Parco Nazionale, la scelta di adottare giochi pirotecnici silenziosi si è rivelata vincente.
Banff è una località turistica che cerca di migliorare la convivenza di residenti e turisti con i tanti bellissimi animali presenti sul territorio.
Orsi, lupi grigi, alci, cervi, bisonti ed altri esemplari che sarebbero oltremodo danneggiati da botti e fuochi.
Ecco che la nuova generazione di fuochi rappresenta una validissima alternativa in grado di garantire il benessere animale e la salvaguardia dell’ambiente.
Per far sì che tutti i presenti possano assistere con soddisfazione allo spettacolo, è necessario organizzarsi in uno spazio ampio come un’arena, un anfiteatro , una grande piazza.
È il momento di trasformare la tradizione in innovazione, abbandonando una pratica dannosa che mette a rischio la vita degli esseri viventi e la salute del nostro Pianeta.
Si rende quindi sempre più necessaria la ricerca di soluzioni alternative: i cittadini hanno il potere e il dovere di chiedere alle amministrazioni comunali di intervenire con soluzioni opportune.
Occorre promuovere cambiamenti normativi ed attuare campagne di sensibilizzazione, per rendere possibile una celebrazione del Capodanno e delle feste in generale più responsabile e rispettosa sotto tutti i punti di vista.
Solo un impegno collettivo potrà garantire che la notte di Capodanno torni ad essere una festa per tutti, senza esclusioni o pericoli.
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