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Lavori Consiglio: Riconoscimento e sostegno alle professioni sociali, Trasporto scolastico -3, incentivi per l’uso della bicicletta


(AGENPARL) – Roma, 27 Novembre 2024

(AGENPARL) – mer 27 novembre 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 27/11/2024, ore 13:06
Consiglio
Lavori Consiglio: Riconoscimento e sostegno alle professioni sociali, Trasporto scolastico -3, incentivi per l’uso della bicicletta
**Mozioni di Gruppo verde/Team K, Team K, Für Südtirol mit Widmann.**
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha presentato oggi in Consiglio provinciale la Ben oltre la vocazione: servono piuttosto riconoscimento professionale e sostegno alle professioni sociali (presentata dai conss. Foppa, Rohrer, Oberkofler, Rieder, Köllensperger, Ploner F. e Ploner A. il 07/11/2024), sottoscritta da Gruppo Verde e Team K, al fine di incaricare la Giunta provinciale 1. di definire con precisione i profili delle professioni sociali e di stabilire percorsi formativi obbligatori al fine di garantire una qualificazione uniforme e di alto livello per tutti e tutte coloro che si avviano a queste professioni; 2. di rinunciare a ulteriori profili professionali non troppo qualificati, la cui formazione non corrisponde agli standard necessari allo svolgimento di queste professioni alquanto impegnative; 3. di ampliare le possibilità di miglioramento professionale e di carriera nel settore delle professioni sociali, per offrire al personale qualificato possibilità di crescita a lungo termine e prospettive nel quadro del loro ambito professionale; 4. di aumentare le retribuzioni per le professioni sociali in modo da renderle adeguate ai compiti svolti, alla qualificazione e all’importanza sociale, facendo così anche crescere la loro attrattività; 5. di stabilire una retribuzione oraria minima obbligatoria per le professioni sociali, in particolare per gli ausiliari; 6. di dotare l’Associazione provinciale delle professioni sociali di ulteriori mezzi finanziari per garantire una efficace rappresentanza di categoria e nel contempo coinvolgere necessariamente detta Associazione in tutti i processi decisionali concernenti le professioni sociali; 7. di avviare una campagna per la valorizzazione e il riconoscimento delle professionalità in ambito sociale per rendere più evidenti l’importanza e le molteplici competenze di queste figure professionali e rafforzare la loro considerazione sociale. Foppa ha chiarito che 5.672 persone, soprattutto donne, lavorano nelle professioni sociali, ma il loro lavoro è poco riconosciuto, forse perché si tratta di ambiti che ricordano alle persone la propria fragilità. Inoltre, molti pensano che questi lavori possano essere fatti da tutti, ma così non ha: è richiesta una specifica e accurata preparazione. Gli stipendi sono molto bassi. Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha chiarito che per queste professioni manca un gruppo di interesse, ma ciascuno vuole assistenza per bambini, anziani e malati, quindi è importante parlare di questi profili professionali, le cui competenze sono spesso sottovalutate. Ha aggiunto che dopo la riduzione delle ore nel comparto sanitario, anche quello sociale si interrogherà in merito, e invitato infine a evitare l’introduzione di profili professionali nuovi a bassa soglia.
Waltraud Deeg (SVP) ha ringraziato per la mozione, ritenendo importante parlare di queste professioni, che hanno vissuto un periodo difficile nell’ultima legislatura. Ricordando che Rieder aveva detto di essere intervenuta all’assemblea generale di queste professioni, ha chiarito che la SVP non c’era perché non invitata. Ha aggiunto che è necessario un aumento della retribuzione di base ma anche un maggiore riconoscimento. Nell’ultima legislatura già si è fatto tanto, l’attuale assessora si sta impegnando a fondo. Ha ritenuto corretto non introdurre ulteriori profili professionali non troppo qualificati, e evidenziato i limiti di intervento posti dalle competenze a disposizione dalla Provincia.
Oltre alla vocazione per questi lavori, citata nel titolo della mozione, ci vuole effettivamente l’apprezzamento, ha chiarito Franz Ploner (Team K), ricordando anche i tempi difficili della pandemia, che hanno evidenziato l’importanza di queste professioni: questo impone di trovare le risorse necessarie adeguate, altrimenti il personale sarà sempre minore. Gli addetti devono essere sostenuti non solo finanziariamente, ma anche psicologicamente, e le retribuzioni devono essere buone.
Condividendo sostanzialmente la mozione, che avrebbe sostenuto, Sandro Repetto (Partito Democratico) ha rilevato un problema: ormai ci sono tanti gestori di questi servizi, che chiedono flessibilità e percorsi formativi anche alternativi. Ha ricordato che in Italia ci sono i cosiddetti “super OSS” con formazione di 500 ore: è vero che si vorrebbe la qualità, ma è necessario anche avere personale. La flessibilità, ha concluso, va considerata in termini di patentino, casa, borse di studio.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che il riconoscimento economico è molto importante, ma lo è anche il riconoscimento tout court. Il termine “professioni sociali”non è ben chiaro, sarebbe più opportuno nominare tutte le professioni: da qui inizia il riconoscimento.
Madeleine Rohrer (Verdi), cofirmataria della mozione, ha affermato che nella società esistono alcune professioni indispensabili, come insegnanti od operatori e operatrici socioassistenziali. Sul sito web della Provincia, i requisiti per quest’ultimi includono empatia, pazienza, resistenza mentale e fisica e molto altro. Esistono ora programmi di formazione più brevi e ci si chiede se la qualità possa essere ancora garantita con questi programmi.
L’ass. Rosmarie Pamer ha evidenziato l’importanza delle professioni sociali; ha chiesto di distinguere tra professioni sociali e profili professionali; tra i primi si considerano tutte le professionalità che riguardano l’assistenza; i secondi descrivono formalmente attività e mansioni svolte. I profili professionali sono già chiaramente definiti. Ci sono già stati incontri con l’associazione provinciale delle professioni sociali, il prossimo ci sarà a breve: il finanziamento deve però seguire le regole esistenti, chiare e trasparenti. Ha respinto il punto (2): a fronte dell’attuale carenza di personale, bisogna riuscire a garantire assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno. Anche per l’assistenza domiciliare bisogna cambiare qualcosa; quello degli operatori per l’assistenza a domicilio è un settore professionale che si intende ampliare. È in atto un processo di sviluppo che coinvolge tutti gli attori del territorio, i sindacati e le parti sociali; parlare di nuove possibilità, per esempio ricorrendo a persone che per decenni hanno assistito a familiari a casa, non vuol dire perdere in qualità. L’assessora ha chiesto quindi di ritirare il punto (2), dicendosi d’accordo sul resto. Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ringraziato per il dibattito, ma annunciato che non avrebbe ritirato il punto (2): se si parte dalle strutture, il fabbisogno c’è, anche relativamente al budget, tanto che vengono creati corsi di formazione brevi dalle stesse RSA con persone che iniziano a lavorare dopo un giorno di formazione. Questo va a scapito della qualità, e rischia di allargarsi anche all’istruzione. L’ass. Pamer si è detta disponibile a un breve colloquio: dopo un’interruzione chiesta dalla SVP, ha chiesto di cancellare dal punto (2) la parola “ulteriori”. Posta in votazione per parti separate, la mozione è stata approvata: le premesse con 16 sí, 15 no e 1 astensione, il punto (1) con 31 sì e 1 astensione, il punto (2) senza “ulteriori” con 26 sì, 2 no e 4 astensioni, il (3), il (4), il (5), il (6) e il (7)  all’unanimità.
Si è tornati quindi alla Servizio di trasporto scolastico a partire dal primo giorno di scuola (presentata dai conss. Rieder, Ploner e Köllensperger il 30/10/2024), già discussa . Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha spiegato che i primi due punti della parte dispositiva era modificata ai sensi di introdurre la digitalizzazione “al più presto” e di verificare la possibilità di presentare una sola domanda per il servizio di trasporto scolastico. Così la nuova formulazione: (1) a procedere al più presto, tramite la Ripartizione informatica, con la digitalizzazione della procedura di presentazione delle domande per il servizio di trasporto scolastico, in modo da consentire la presentazione online delle domande; 2. a verificare, nell’ambito dell’implementazione del punto 1, se sia possibile che gli alunni e le alunne debbano presentare una sola domanda per il servizio di trasporto scolastico . La mozione emendata è stata approvata con 33 sì (unanimità).
Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha quindi presentato la Promuovere l’uso della bicicletta nella quotidianità lavorativa con incentivi finanziari per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti in Alto Adige (presentata dal cons. Widmann l’08/11/2024), al fine di impegnare la Giunta 1. a far sì che l’amministrazione provinciale e i Comuni verifichino la possibilità di concedere a partire dal 2025 ai loro collaboratori e alle loro collaboratrici che si recano al lavoro in bicicletta un’indennità chilometrica nell’ambito dei “fringe benefit” e, ove possibile, la introducano; 2. ad adoperarsi a livello nazionale affinché per le indennità chilometriche per l’uso della bicicletta vengano previste delle agevolazioni fiscali secondo il modello belga; 3. a sviluppare una campagna informativa mirata per informare i lavoratori e le lavoratrici dipendenti nonché i datori e le datrici di lavoro in Alto Adige sui programmi di finanziamento esistenti e sulle agevolazioni fiscali per l’uso della bicicletta nella quotidianità lavorativa; 4. ad ampliare gli attuali programmi di finanziamento per le aziende che mettono a disposizione dei collaboratori e delle collaboratrici biciclette ed e-bike, al fine di agevolare l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha sostenuto la mozione, ricordando che già dal 2017 il proprio gruppo si era impegnato in questo senso, ma le rispettive proposte non erano state appoggiate da Widmann. Ovviamente, la mozione sarebbe stata sostenuta.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) si è detta non così favorevole: positivo è promuovere l’uso della bicicletta per recarsi al lavoro, come per esempio fa il Comprensorio sanitario di Brunico già dal 2010, ma va ricordato che non tutti i posti di lavoro sono in città: ci sono persone che devono per forza spostarsi in auto, con costi aggiuntivi, ed è difficile spiegare loro che ora si vogliono premiare coloro che possono muoversi in bici. Bisogna differenziare tra le varie situazioni. Inoltre, come citato dallo stesso Widmann, sono già attivi tanti progetti aziendali.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) si è detto un ciclista entusiasta, contestando però l’affermazione, contenuta nella mozione, che “con la sua ampia rete di piste ciclabili, l’Alto Adige offre le migliori condizioni per recarsi quotidianamente al lavoro in bicicletta”: in passato, lui stesso faceva 7 km in bici per recarsi al lavoro e tornare, su una strada pericolosa, quindi conosce la situazione.
Sandro Repetto (Partito Democratico) ha condiviso i vantaggi di promuovere l’uso quotidiano della bicicletta: promuovere questo ideale, nonostate le difficoltà, è importante, così come l’indennità chilometrica. Ha condiviso l’intervento di Rieder sulle difficoltà di chi non vive in città: bisogna bilanciare questa disparità. Il modello belga dei vantaggi fiscali è interessante, ma le misure vanno supportate da finanziamenti adeguati, ci vogliono inoltre rastrelliere sicure nei pressi delle stazioni. Avrebbe sostenuto la mozione perché dava un indirizzo.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha invitato a promuovere anche la possibilità di combinare mezzi pubblici e bici, soprattutto per percorrere il cosiddetto “ultimo miglio”. Se si introducono misure per una categoria, ha aggiunto, non significa che l’altra debba avere necessariamente uno svantaggio. Ha sostenuto la mozione.
Harald Stauder (SVP) ha ringraziato per la presentazione della mozione, ricordando che per lo sviluppo della mobilitá ciclabile era già stato fatto tanto: quasi tutta la provincia, con l’eccezione della Valle Aurina, è connessa. Sostenere il settore con un ulteriore attrattiva finanziaria non convince, l’attrattività è garantita dalla comodità offerta dalla rete ciclabile. Importante è che le aziende offrano la possibilità di fare una doccia a chi va al lavoro in bici. La SVP avrebbe però sostenuto il punto (3): serve informazione, perché non tutto quanto avviato è conosciuto. Le altre misure sono giá state attuate oppure (punto 1) non corrispondono all’obiettivo della SVP.
Dai banchi dei consiglieri, l’ass. Peter Brunner ha chiarito che alcuni passi, come il limite di velocità e la diffusione delle rastrelliere, sono importanti, ma non sempre applicabili, e aggiunto che i residenti delle frazioni sarebbero svantaggiati se si promuovesse la mobilità in bicicletta come proposto. Ci sono già molte aziende sensibili, che offrono fringe benefits e servizi. Vero è che si può informare e sensibilizzare di più.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde), ringraziando Widmann per la mozione, ha ritenuto curiosa la linea della SVP, secondo cui non sono necessarie “esche finanziarie”, avendo poco prima approvato una mozione sui contributi per i cani da pastore; ha quindi ritenuto necessari incentivi perché le persone passino dall’auto alla bici, per evitare le lunghe code e perché andare in bici è bello. (Harald Stauder ha replicato che non è contrario a contributi economici ma all’indennità chilometrica).
La trattazione della mozione riprenderà questo pomeriggio, In chiusura della seduta antimeridiana, il pres. Arnold Schuler ha proposto di riprendere alle 14.30 con l’informativa da parte del pres. Kompatscher sulle trattative riguardanti l’autonomia, richiesta questa mattina da Sven Knoll.
**MC**
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