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Energie pulite e efficienza edilizia: come centrare gli Obiettivi del Green Deal europeo | Articoli


L’Italia deve accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e l’efficienza energetica per raggiungere gli obiettivi 2030, superando ostacoli burocratici e normativi e adottando politiche ambiziose e sostenibili.

Fonti rinnovabili: l’Italia deve accelerare per raggiungere gli Obiettivi 2030

L’Italia si trova di fronte a una sfida cruciale per la transizione energetica: raggiungere l’obiettivo di 80 GW di impianti a fonti rinnovabili entro il 2030, come stabilito dal Decreto Aree Idonee. Nonostante i progressi compiuti dal 2021 al 2024, con 17.880 MW installati, il ritmo attuale è insufficiente. Mancano ancora 61,4 GW da realizzare nei prossimi sei anni, pari a un ritmo annuo di 10,2 GW, un traguardo ambizioso considerando i soli 6 GW installati nel 2023 e i previsti 7-8 GW per il 2024.

Il problema non è solo tecnico, ma anche normativo e burocratico. L’attuale frammentazione delle politiche regionali complica il raggiungimento degli obiettivi.

La Sardegna rappresenta un caso emblematico: una legge locale vieta l’installazione di impianti rinnovabili su oltre il 99% del territorio e pone limiti al repowering degli impianti eolici esistenti. Questo approccio rischia di diventare un modello per altre regioni, rallentando ulteriormente lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

 

Report e proposte per un futuro rinnovabile

Il report “Regioni e Aree Idonee”, presentato al Forum Qualenergia, offre una fotografia chiara della situazione italiana.

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Il documento evidenzia come solo il Trentino-Alto Adige abbia raggiunto il 60,8% dell’obiettivo, mentre molte regioni, come Molise (7,6%), Sardegna (13,9%) e Calabria (14%), sono ancora lontane dal target. Il report presenta anche dodici proposte operative per accelerare lo sviluppo, tra cui:

  • Definire le aree idonee senza limitarle esclusivamente a zone marginali o degradate.
  • Evitare criteri di invisibilità per le infrastrutture, garantendo un’integrazione armoniosa con il paesaggio.
  • Salvaguardare i progetti già avviati, anche in presenza di nuovi vincoli regionali.
  • Applicare il principio europeo di limitazione minima delle zone non idonee, basandosi su analisi tecniche e scientifiche.
  • Promuovere campagne di comunicazione e ascolto per coinvolgere le comunità locali.

Inoltre, il documento sottolinea l’importanza del repowering per gli impianti eolici esistenti e propone un approccio più inclusivo per l’agrivoltaico, integrando progetti energetici con attività agricole.

 

Efficienza energetica: un settore cruciale

Parallelamente alle rinnovabili, il tema dell’efficienza energetica in edilizia rappresenta un’altra priorità. Il settore edilizio consuma quasi il 50% del gas fossile italiano e contribuisce a condizioni di povertà energetica per oltre 2 milioni di famiglie. Il recepimento della Direttiva Europea Case Green offre un’opportunità per sviluppare politiche ambiziose di riqualificazione edilizia.

Secondo il report “La Sfida per il Patrimonio Edilizio Italiano”, è essenziale eliminare i sussidi alle caldaie a gas, introdurre incentivi per fornelli a induzione e reintrodurre la cessione del credito per interventi di riqualificazione. Dalle termografie condotte in città come Milano, Bologna e Napoli emergono gravi dispersioni termiche che aumentano i costi per le famiglie e peggiorano le emissioni climalteranti.

Come sottolinea Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente: “Il recepimento della Direttiva Europea Case Green deve essere l’occasione per sviluppare politiche ambiziose e lungimiranti. Tagliare le detrazioni fiscali non è la strada giusta, il Governo deve dare risposte concrete alle emergenze dell’abitare e alla povertà energetica.”

La riqualificazione energetica non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica per creare posti di lavoro e innovazione.

Per rispettare gli obiettivi 2030, l’Italia deve affrontare con urgenza le sfide delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. Servono politiche coraggiose e integrate, capaci di ridurre la burocrazia, incentivare le tecnologie verdi e coinvolgere le comunità locali in un percorso condiviso verso un futuro sostenibile.

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CONSULTA IL PDF su “La sfida per il patrimonio edilizio italiano Stato dell’arte, criticità e proposte per la decarbonizzazione del settore

 

Fonte: Legambiente



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