“Siamo venticinquemila, siamo veramente tantissimi”. Dal palco di piazza Matteotti a Genova, dove si รจ conclusa la manifestazione regionale per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil arriva una valutazione della partecipazione dei lavoratori. Un lunghissimo corteo che era ancora in Piazza Corvetto quando i primi striscioni arrivavano nella piazza scelta per il comizio finale. A sfilare, dietro a uno striscione bianco, unitario, con scritto “Sciopero generale in Liguria contro la manovra finanziaria” tantissimi lavoratori, precari e pensionati. Molti i cartelli contro Salvini e la decisione di precettare i lavoratori del trasporto dimezzando le ore di sciopero. Una scelta che ha spinto anche molti indecisi a mobilitarsi facendo crescere l’affluenza la corteo. Sul parco allestito in Piazza Matteottti le testimonianze dei lavoratori, arrivati da tutta la Liguria, storie di precariato, di stipendi bassi, di difficoltร ad arrivare a fine mese. A tenere il comizio conclusivo Luca Cerusa, subcommissario Uil Liguria e Serena Sorrentino, segretario generale funzione pubblica Cgil.
“Una ventina di pullman dalle province liguri: ci aspettiamo una presenza molto significativa“. Lo ha detto il segretario della Cgil Liguria Maurizio Calร sulla partecipazione alla manifestazione per lo sciopero generale di venerdรฌ 29 novembre che a Genova รจ partita alle 9 in piazza Acquaverde, davanti alla stazione di Principe.ย
Sulla possibilitร che alcuni lavoratori possano violare il provvedimento di precettazione i sindacati invitano alla calma. “Siamo organizzazioni responsabili, sappiamo cosa comporta per i lavoratori e per i sindacati lo sciopero”, ha detto il commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni.
A seguire, corteo per il centro cittร e comizio finale in piazza Matteotti. Per i sindacati, la nuova legge di bilancio nazionale โinfliggerร sette anni di austeritร e perdita di potere d’acquisto per lavoratori e pensionati, mentre premia gli evasori fiscaliโ. Per Cgil e Uil รจ โinaccettabile che al Paese che paga le tasse non siano riconosciuti aumenti dignitosi e che assieme a questa ingiustizia si riduca anche il perimetro del pubblico a partire da sanitร , istruzione e trasporto pubblicoโ. Il segretario generale della Cgil Liguria, Maurizio Calร , parla di “numeri drammatici almeno su tre aspetti. Sui salari, dal primo gennaio non ci sarร un euro in piรน per i lavoratori, al di lร di quello che dice la presidente del Consiglio, perchรฉ quello che abbiamo ottenuto lo abbiamo ottenuto tre anni fa con Draghi”. In particolare, “i lavoratori liguri prendono 4.500 euro in meno rispetto al Nord Ovest, il 50% dei dipendenti guadagna meno di 20.000 euro lordi l’anno”. Di contro, rileva il sindacalista, “ci sono venti condoni a tutte le categorie di quelli che evadono, che in Italia sono nove volte piรน grossi di tutte le mafie messe insieme: 182 miliardi รจ l’evasione fiscale, mentre le mafie producono un’illegalitร di 20 miliardi. In Liguria l’evasione fiscale vale 5,3 miliardi, cioรจ potremmo risanare i problemi di 250 milioni di buco della sanitร “. E proprio sulla sanitร , conclude Calร , “c’รจ un aumento contrattuale del 5,8%, quando l’inflazione รจ stata ben oltre il 16% e in Liguria รจ due punti percentuali superiore. In una situazione del genere, i sanitari scapperanno dalle strutture pubbliche. In piรน, abbiamo 250 milioni di buco da chiudere, da assumere piรน del 30% del personale che manca e altri 500 operatori che dovrebbero per far partire le strutture del Pnrr”.ย
Sulla stessa linea il commissario straordinario della Uil Liguria, Emanuele Ronzoni: “I lavoratori di questa regione non sono appassionati tifosi dello sciopero perchรฉ perdono salario – rimarca – ma scendiamo in piazza e scioperiamo perchรฉ questo governo non dร le risposte giuste, quelle che avevamo chiesto da tempo per dare stabilitร ai giovani, la possibilitร di aumentare il potere di acquisto degli stipendi e delle pensioni, i rinnovi dei contratti di lavoro che non ci sono, con oltre cinque milioni di lavoratori in attesa”. Anche Ronzoni sottolinea la necessitร di “far recuperare potere d’acquisto ai pensionati: i tre euro che il governo ha messo nella legge di bilancio sono una cosa ridicola”. E, aggiunge, “c’รจ tutta la questione fiscale: non si interviene con una riforma seria e ci sono 80 miliardi che ancora non sono stati recuperati dall’evasione fiscale. Invece, si fanno condoni soprattutto per i lavoratori autonomi che non hanno pagato e continueranno a non pagare. C’รจ bisogno di giustizia e di ridistribuire la ricchezza“. Infine, si scaglia contro la precettazione annunciata dal vicepremier Matteo Salvini: “Ormai una consuetudine, un modo antidemocratico che non possiamo accettare. La commissione che dovrebbe essere di garanzia del diritto allo sciopero ha dato una valutazione politica e non tecnica e ha dato un elemento al ministro per precettare. A carico dei lavoratori, oltre al danno, anche la beffa”.
Allo sciopero non ha aderito la Cisl, che nei giorni scosti ha risposto alla Cgil con il segretario generale ligure Luca Maestripieri. “Lโunitร che noi vogliamo si costruisce sullโazione esclusivamente sindacale, senza altri fini. Senza il taglio del cuneo fiscale voluto dalla Cisl, migliaia di lavoratori in Liguria perderebbero fino a 1.200 euro allโanno. Quella misura valeva solo per il 2024: ora, grazie alla concretezza e allโimpegno della Cisl, diventa definitiva. Senza contare gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti dei lavoratori dei comparti pubblici e le risorse per lโindicizzazione delle pensioni. Sono soldi veri, non soldi del Monopoli. “E questo anche il segretario della Cgil ligure dovrebbe averlo capito”.
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