Lo stato di avanzamento del PNRR, misura per misura


Sul sito di Confindustria, è stata pubblicata una nota con la quale si cerca di fare chiarezza sullo stato di avanzamento del PNRR analizzando i documenti pubblici disponibili e i dati di ItaliaDomani e della piattaforma REGIS. L’analisi si organizza attorno a quattro tematiche: 

  • L’impatto del PNRR sulla crescita del PIL. Nel Piano Strutturale di Bilancio (PSB) di fine settembre, l’impatto del PNRR sulla crescita del PIL italiano è stato rivisto al ribasso nel 2024 e 2025, e alzato nel 2026 rispetto a quanto indicato nel DEF di aprile scorso. Le stime più recenti sembrano scontare non solo un ritardo nell’implementazione delle misure rispetto a quanto pianificato, ma anche un peggioramento nel grado di efficienza (“medio” e non più “alto”) nello spendere le risorse
  • Programmazione finanziaria e progettuale: i numeri del PNRR. La previsione di spesa sostenuta al 31 ottobre 2024 era di 58,6 miliardi di euro (30% dei 194,4 miliardi di risorse totali a disposizione). Tuttavia, dal monitoraggio della pianificazione finanziaria e progettuale emerge che al 13 dicembre sono state attivate il 95% delle risorse del Piano e sono stati siglati contratti (risorse impegnate) per 125 miliardi (64%)
  • Spese sostenute e potenziali ritardi di spesa, misura per misura. Per il 2024 erano previste spese per 42,2 miliardi. I 14 miliardi registrati su REGIS al 31 ottobre hanno riguardato principalmente misure quali i crediti d’imposta, gli investimenti ferroviari e gli investimenti in edilizia scolastica. Tra le misure più critiche, cioè con un livello di spesa inferiore al 25% del pianificato fino al 2024, ci sono le “politiche attive del mercato del lavoro (ALPMs)” e gli investimenti “Tecnologie a zero emissioni nette” e i “Contratti di filiera agricoltura”
  • Il confronto internazionale. Nonostante i possibili ritardi di spesa, il Piano italiano sta avanzando con una velocità di implementazione superiore ad altri paesi. L’Italia ha raggiunto il 43% dei traguardi e obiettivi concordati con la Commissione Europea contro il 28% medio dei paesi con un piano che vale almeno 5 miliardi; inoltre ha ricevuto il 63% delle risorse, ben sopra la media europea del 48%

Negli scorsi mesi, il Governo ha dichiarato che: “I dati 2024 sulla spesa complessiva, attualmente pari a circa 59 miliardi di euro – in corso di aggiornamento sulla piattaforma REGIS per il loro allineamento con l’Italia reale dei cantieri aperti e degli investimenti ultimati – evidenziano un incremento di circa 17 miliardi di euro nel corso dei primi dieci mesi dell’anno, in un percorso di crescita costante che per il 2024 dovrebbe attestarsi a circa 22 miliardi di euro, in linea con le previsioni aggiornate di finanza pubblica”.

Nella nota viene specificato che i valori appena riportati non sono del tutto allineati rispetto all’ultima dichiarazione del Governo perché riferiti a una rilevazione dei dati effettuata circa un mese prima:

  •  la spesa sostenuta fino al 31 ottobre 2024 è di 14 miliardi, cioè circa 3 miliardi in meno rispetto ai 17 dichiarati dal Governo
  • inoltre, è in corso una nuova revisione del Piano, per cui è probabile aspettarsi una ulteriore modifica della pianificazione di spesa di alcune misure, comprese quelle nel 2024 (è plausibile che calino da 42,2 miliardi nel 2024 ai 22 citati nella dichiarazione governativa)

Inoltre, viene specificato che non è stato possibile aggiornare i dati contenuti in questa nota, poiché dal 7 novembre Confindustria non ha più accesso alla piattaforma REGIS, ma solo ai dati di ItaliaDomani che però sono insufficienti a fornire una panoramica precisa e tempestiva dell’andamento del Piano. Tuttavia, seppur consapevoli di un margine di errore legato ad alcune discrepanze temporali e a una pianificazione finanziaria non perfettamente aggiornata, si ritiene comunque utile pubblicare questo documento per far chiarezza su come sono stati utilizzati i 58,6 miliardi finora spesi, nell’attesa che vengano rilasciati nuovi dati da parte del Governo.



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